sabato 16 giugno 2012

Ci sono momenti


Tu sei il faro, la luce la stella,
il tramonto l'alba di questi miei giorni
che dissolve il buio
dei mieii incubi reali e non reali.
tra le fronde trema un sibilo
-sei tornato-dice il vento al mattino
 ride gioioso,
 schiude gli abissi
e disgela le labbra

Questo  nuovo mattino, 


ha  qualcosa di immenso.
 
livido colore sulle labbra 
le cineree dita tra i capelli
e il livore di rabbia pesta 
tutto scivolato via, per sempre.

Sono incartata in luce trasparente.
eppure nuda.

 viene sera, 
la quiete nell'umido della penobra
mi suggerisce che ogni uomo ha 
un numero finito di volte
per rimirar la luna.

Non c'è tempo per odiare,
questo tempo basta a malapena per amare.


"Ci sono in certe vite momenti in cui le cose prendono una svolta inaspettata:
una specie di deragliamento. Ti chiedi quando sia successo.
Ripercorri all'indietro momento per momento tutto quello che portava lì.
I bivi, le diramazioni. Così senza accorgertene ti perdi nella storia, 
nella TUA storia, in quella che hai messo insieme un pò alla volta 
e che ti racconti ogni giorno per esistere. 
E solo quando torni indietro capisci che il tempo non è un cerchio,
ma una spirale, e che lo sforzo che fai per abbracciare il passato 
ti proietta di nuovo con forza verso il futuro." 
Ritorna sempre al mare
ed e' memoria,
mi consegna parole scosse dal vento,
ti ho cercato in sorrisi indecisi,
in abbracci disattenti,in sogni addolciti dalla sera
senza trovarti.
Diventa per me profumo di sale, pietra rovente
e donami tutto il silenzio che c'e'.
Ritorna sempre al mare
ed e' speranza,
cammino tra le nebbie
a stringere le tue mani.
Parlami d'amore
cosi che ci creda anch'io,
descrivimi il desiderio che muore con noi,
fammi sentire vinte,battaglie che ho perso.
Ritorna sempre al mare,
sono emozioni stanche,
non voglio piu' aspettare,
dimmi parole nuove a coprire
il cuore vuoto di un amore partito
Vorrei essere onda di mare
che eterna si rigenera
rinasce con forza antica
-certi dolori lasciano
bruciare l'anima
sulla terra
Vorrei essere il vento
che soffia sul mondo
sul silenzio e sulle grida
-urlo anch'io
non so per cosa o per chi
lacera di piu' il mio silenzio
e' un'angoscia che come
bacio di piombo
sigilla le labbra
Vorrei
fragile il volo
ma istante infinito di bellezza
-io non volo piu'
straziata la liberta'
e la fierezza delle ali
Vorrei essere un baratro
che accoglie la follia di questa vita
-di chi uccide il tuo cuore
ma il suo continua a battere
Buio che pietoso nasconde
il sangue dei massacri
-e il sangue invisibile
di chi non ha visto la vita
Sono stanca del bianco e nero della vita,
esiste un grigiore che uccide
lentamente la bellezza dell'uomo
un male oscuro
mi mangia tutta
l'urlo resta silenzioso
-e io solo niente

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