sabato 16 giugno 2012

Vorrei oggi Ofelia


Vorrei oggi
giocare nella sabbia:
nascondermi per diletto
in quello che non sarà mai un castello;
essermi regina
per tenerezza, ironia o sbaglio.

Asciugare così 
giovani peccati senza memoria
o incotrarmi nell'acqua
e abbracciarmi
come si abbracciano le onde.

Piovermi addosso
altri giorni felici.

E' faticoso tornare a vivere,
bucare la vita dal basso,
da dentro il guscio duro di un seme
che non conosce le carezze del sole.

Accarezzano il vento
ogni volta che il mare cresce dentro
le ombre lunghe dei salici.
      



































guarda tutto e astraiti. guarda tutto per me, conserva la bellezza nei tuoi occhi che sono profondi come il mare. mi piacerebbe, un giorno, vedere tutto attraverso te e poter camminare serena guardando e assaporando ogni strada,tu non sai che riuscirei a farti nascere un giardino anche in pieno inverno o trovare tulipani rossi nel grigio di tetti a punta.

dipingimi. Avrò colori che nemmeno l'autunno potrebbe inventare.Nelle gocce che cadono lente il mattino dai rami insonnoliti, dipingimi il sole caldo e penetra del calore che mi manca ogni poro della mia pelle.Io vivo sai, e sono vita come fiume che scorre senza argini. I miei limiti sono sentieri dove barcollo, ma io voglio cadere e sentire il male per poi assaporare il pieno sapore della bellezza.Dipingimi e prendimi con te da qualche parte, accennami un volo che sia quello delicato di un passero grigio e impaurito dai camini sporchi della città-Delicato, tienimi nei tuoi chiaroscuri e fai che insieme a te io possa tornare sole bruciante e che nemmeno un arcobaleno, a metà tra pioggia e sole, possa insinuarsi nel rosso che c'è, rimasto fermo nella tela di un pittore smemorato che non sa, non sa quanto io ricordi quel rosso e quanto mi manchi l'azzurro del volo dei tuoi abbracci rimasti incisi nel luogo dove nessun dolore può entrare, la tua stanza. Il tuo angolo dentro me.


Accarezzano il vento
ogni volta che il mare cresce dentro
le ombre lunghe dei salici.
guarda tutto e astraiti. guarda tutto per me, conserva la bellezza nei tuoi occhi che sono profondi come il mare. mi piacerebbe, un giorno, vedere tutto attraverso te e poter camminare serena guardando e assaporando ogni strada,tu non sai che riuscirei a farti nascere un giardino anche in pieno inverno o trovare tulipani rossi nel grigio di tetti a punta.

dipingimi. Avrò colori che nemmeno l'autunno potrebbe inventare.Nelle gocce che cadono lente il mattino dai rami insonnoliti, dipingimi il sole caldo e penetra del calore che mi manca ogni poro della mia pelle.Io vivo sai, e sono vita come fiume che scorre senza argini. I miei limiti sono sentieri dove barcollo, ma io voglio cadere e sentire il male per poi assaporare il pieno sapore della bellezza.Dipingimi e prendimi con te da qualche parte, accennami un volo che sia quello delicato di un passero grigio e impaurito dai camini sporchi della città-Delicato, tienimi nei tuoi chiaroscuri e fai che insieme a te io possa tornare sole bruciante e che nemmeno un arcobaleno, a metà tra pioggia e sole, possa insinuarsi nel rosso che c'è, rimasto fermo nella tela di un pittore smemorato che non sa, non sa quanto io ricordi quel rosso e quanto mi manchi l'azzurro del volo dei tuoi abbracci rimasti incisi nel luogo dove nessun dolore può entrare, la tua stanza. Il tuo angolo dentro me.


..e forse sarai tu, arriverai e non sarò ad aspettarti in aeroporti. Semplicemente, sentirò che stai arrivando, e sceglierò l'ora più tiepida del giorno per sorriderti mentre ti vedrò comparire già dall'auto che dall'alto scorgerò ..sarà  presa a noleggio, ma io  so che la distinguerò scendere nella grande spiaggia dove solo i venti si congiungono e le costellazioni stellari determinano la direzione delle onde, il loro canto.
Ci saranno solo il canto di uccelli notturni e l'arancio che scende ad imbrunire Myrtos.
E le lucciole su di noi ci avvolgeranno di luce, insieme alle stelle, perchè tu possa scorgermi,
e vedere il mio volto senza trucco, solo il sole mi avrà sfiorato, niente altro prima.
Saranno le prime mani, le tue mani, quelle che percorreranno i sentieri aspri e sconosciuti
del mio corpo. So che sentirai granelli di sabbia e con le dita e le labbra scoprirai se la morbidezza
mi abita ancora o se sono diventata veramente un ramo.
Sarai un'onda, l'onda della vita, quando il tuo corpo entrerà nel mio
un cammino lungo e tormentato come le strade che portano al grande mare
tu sarai silenzioso respirerai il sale e il mio sentire
e capirai che forse un disegno estraneo alla ragione
ha voluto che proprio tu arrivassi e mi prendessi donna
mi cogliessi nella mia femminilità dimenticata
tu a sciogliermi e cacciare le paure
tu a farmi sentire quell'apice che ora è così lontano
e io a toccarti come si toccano i miraggi
i raggi della luna annegati nel mare
lo sciabordio delle grandi onde che portano vicini i sassolini bianchi
mentre vicini, io aspirerò la tua bocca e il tuo profumo
e guardare i tuoi occhi sarà una traversata in mare quando il mare fa paura.
Sarà allora che rinascerò ancora
nelle tue mani dolci come nessuno ha dolci
e in quella dolcezza per cui io ho pianto e pianto ancora
io potrò rannicchiarmi accanto a te pensando che vi sono mete irraggiungibili
tranne le cose che ci sono appartenute
e quando la tua pioggia laverà il mio volto
io mi sentirò calda del sole e delle brezza del mare
i sensi ancora vivi
apparirò e sarò vita
forse

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