sabato 14 luglio 2012

CAMBIO PELLE di Deborah Mega


Per sentire unita la mia carne
ricompongo di me
le scissure del tempo
frammenti di vetro
dove converge la prudenza.

Per perseguire il sogno
coltivo solitudine
confusa di pensieri
raccolgo invidia maldicente
di chi non mi conosce.

In equilibrio precario
tra incanto e realtà
ricerco gli istanti che muoiono
da cui emerge pelle nuova
tesa per l’irrequieto esistere
intrisa del bene che mi nutre.

E mi apro all’evento.

Mi schiudo rivelando
la manifestazione di me
in questo (di)venire che è vita.  

Deborah Mega       


1 commento:

  1. è proprio la comunità che fa crescere il rapporto tra poeta e lettore. la discussione. La partecipazione viva e attanta. Così diventiamo un noi. Se non riesco a portarvi su questo tema,che è alla base del progetto-blog, il mio lavoro non ha senso. Ci sto provando. Qui non è come mettere commenti gratificanti all'autore,cioè come nelle note personali,qui,nel blog, la poesia vive e si alimenta insieme. Poi ciascuno elabora nel suo spazio interiore,nella sua esperienza emoziolale,che è indviduale,certamente,ma si arricchisce delle analisi degli altri poeti-commentatori. E' una barca questa che prende il largo con la poesia,che è quell'oltre senza il quale non saremo poeti. E' il viaggio,l'oltre che ci fa poesia. E prendiamo il largo affrontiamo le onde,anche le critiche,ma soprattutto la metamorfosi, il cambiuamento di cui ci parla in maniera precisa ma suggestiva e polisemica Deborah.
    In ogni nostro scritto scompare l'autore, restano le parole , intense pregnanti della poesia. E diventiamo quel fluire, quell'emergere
    dell'accettazione, della profonda compensione dell'esistere, che è evolvere, non sentire solo il tempo scorrere, ma vivere la propria esperienza qui, ora, dovunque. Noi insieme, donne,tutti gli esseri viventi, senza che un autore tenda a spiccare per competere, per farsi notare. Tutte insieme facciamo la poesia, il canto, arricchiamo il pensiero, sentiamo, con il corpo, in silenzio, e poi rompiamo il nostro silente raccoglimento..E tutto diviene splendido e musicale nella parola.

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