Frida di Ketti Martino
Raccolta dentro me
sono ancora io, anima
rapace e donna che svuota
le coperte a regolari gesti.
Mentre la scorza pallida
della crisalide svapora
dietro i vetri, affogo nei
frammenti che non sapevo
stretti così alle ossa, cuciti
ai nervi come incesti.
Analizzo, flagello tutto questo
e aspetto la disfatta della notte
che, per gemmazione, moltiplica
il mio atollo.
Nessun commento:
Posta un commento