sabato 3 novembre 2012

Napoli


DESTINAZIONE NAPOLI

È difficile capire il fascino di Napoli senza averne respirato i profumi, vissuto le atmosfere, aver sentito urlare gli ambulanti nei mercatini rionali, guardato il golfo ed aver scorso in lontananza il profilo del Vesuvio. “Vedi Napoli e poi muori”…così sembrerebbe che Goethe descrisse le sensazioni dopo il suo viaggio partenopeo.

Sembra che questa città assuma il volto dei suoi caratteristici vicoli e dei tanti stereotipi – non sempre dal connotato positivo – con cui è identificata.

Il Sole, il mare,la pizza, il presepe, il Golfo, le sfogliatelle e la pastiera, il Vesuvio ma anche la sporcizia, la camorra ed una serie di sostantivi accompagnati dal suffisso “mal” come mala-sanità, mal-governo, mala-gestione e così via. Bisogna vedere Napoli, così come consigliato da Goethe, per capire come il tutto conviva in un equilibrio precario ma al contempo così perfetto. Ogni difetto di questa città, unico caso in Italia, contribuisce ad accrescerne il fascino e l’energia che si sprigiona dai “personaggi” che ne popolano bar e vicoli.

Ad arricchire il fascino e la magia di questo luogo le origini mitologiche della città stessa. L’aggettivo “partenopeo” sembra da attribuire alla sirena Partenope, il cui corpo trascinato dalle acque, sarebbe stato sepolto proprio nel Golfo di Napoli e più precisamente dove ora sorge il Castel dell’Ovo. Proprio da qui, sul lungomare, suddiviso tra Via Partenope e Via Caracciolo è possibile raggiungere via Mergellina e Posillipo, meraviglioso quartiere residenziale che ospita oltre alle tante eleganti ville, anche il parco Virgiliano da cui si gode una splendida vista del golfo.

Castel dell’Ovo, imponente complesso ubicato sull’isolotto di Megaride, fu prima villa romana, poi monastero ed infine nel XII secolo fortificazione normanna. Il castello deve probabilmente il suo nome alla leggenda secondo la quale il poeta Virgilio vi avrebbe nascosto un uovo, la cui rottura avrebbe significato il crollo del castello stesso.

Altro edificio simbolo della città è il Maschio Angioino, che fu chiamato Castel Nuovo per distinguerlo da Castel dell’Ovo e da Castel Capuano che domina la scenografica Piazza Municipio. Fatto costruire nel 1279 da Carlo d’Angiò, che salito al trono di Napoli e Sicilia aveva nel frattempo trasferito nella città partenopea la sede del regno, passò poi agli Aragonesi (di quest’epoca la costruzione attualmente visibile, con pianta a trapezio irregolare circondato da 5 torri) e infine ai Borboni.

Nel centro della città sono tanti i luoghi di interesse artistico che potrete visitare. La forte vocazione cattolica di Napoli emerge non solo dal culto e dalle festività liturgiche associate al Santo protettore della città, San Gennaro, ma anche dalla presenza di numerose chiese sparse nel tessuto ubano cittadino.

Nella barocca Cappella Del Tesoro sono infatti custodite le ampolle col sangue rappreso del Santo, oggetto di venerazione soprattutto il 19 settembre, la prima domenica di maggio ed il 16 dicembre di ogni anno, quando migliaia di persone in preghiera assistono al rito dello scioglimento presso il Duomo. In questo periodo avrete l’occasione di assistere a una delle manifestazione di devozione popolare più ricche di folklore e pathos della moderna cristianità.

Il Duomo, costruzione del XII secolo, sorto per inglobare due chiese di epoca precedente e poi ricostruito nel ‘400 in seguito ad un terremoto che devastò Napoli.

Vero cuore pulsante della città, Piazza Plebiscito è dominata da Palazzo Reale sui cui potrete ammirare le statue degli otto re più importanti della città. Alle spalle della Piazza si inerpicano sulla collina i caratteristici quartieri spagnoli.
Da non perdere il Teatro San Carlo, tempio della lirica napoletana, e la Galleria Umberto I, simbolo della ricostruzione urbanistica di Napoli del 1892.

Immancabile la passeggiata lungo la Spaccanapoli, come viene chiamata Via San Biagio dei Librai, dove si concentrano negozi, bancarelle ma anche di variopinte finestre e balconcini sui cui sono stesi i panni ad asciugare. Sito fuori dal centro, in una delle posizioni più suggestive della città, si trova il Museo di Capodimonte che custodisce la collezione franesiana e quella borbonica, oltre a una raccolta di opere ottocentesche e contemporanee.

Se avete tempo, assolutamente da non perdere una visita all’area archeologica di Ercolano e Pompei, eccezionale testimonianza della vita quotidiana come si svolgeva nel 79 d.c, anno in cui la furia del Vesuvio la consegnò ai posteri pietrificata per sempre.


Essendo una città di mare a Napoli esiste anche il Metrò del mare con sei linee di battelli (MM1-MM6) che permettono i collegamenti con Salerno, Pozzuoli, Bacoli, postano, Sorrento, Capri, Agropoli e Sapri.

È’ possibile inoltre fare un giro panoramico prendendo una delle quattro funicolari che collegano il centro cittadino con il Vomero, quartiere residenziale partenopeo:la Funicolare Centrale sale da via Toledo a piazza Fuga; la Funicolare di Chiaia collega via del Parco Margherita a via D. Cimarosa; la Funicolare di Montesanto collega piazza Montesanto a via Raffaello Morghen, la Funicolare di Mergellinacollega via Mergellina a via Manzoni.



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