martedì 5 giugno 2012

Pensare la differenza


PERCHE’ PENSARE LA DIFFERENZA[1]

           
            Uno dei problemi femminili è pensare la differenza. E’ già ritrovarla nei modi, nelle motivazioni, nei linguaggi con cui il progetto è nato e si è svolto: cariche di connotazioni soggettive, racconti, scambi, partecipazione, la genesi e la realizzazione del progetto sono apparse immediatamente e intimamente connesse ai contenuti.
            La famiglia, l’educazione, l’arte, la narrativa per  le bambine e il pensiero del ‘900: entro i confini di uno sguardo parziale, ma consapevole, questi sono gli ambiti che abbiamo scelto perché rappresentano esperienze che maggiormente aprono all’orizzonte del simbolico. Ecco allora l’idea di attingere anche a linguaggi diversi da quello verbale, come quello cinematografico e quello della fotografia: la pluralità dei linguaggi veicola contenuti in modo più ricco, parla a pubblici diversificati per interessi e sensibilità, e struttura il modo in cui la differenza diviene pratica, esperienza, vissuto, relazione.
            Dunque torniamo sulla differenza, l’esperienza di ogni donna incarnata in una duplicità contraddittoria: il sentirsi pienamente partecipi nel mondo e insieme straniere e sradicate da esso. Patire  e nello stesso tempo amare la propria differenza: questo il paradosso che emerge dal vissuto delle singole donne e che trova come primo e più immediato luogo di espressione il proprio corpo. Sede di contrasti e conflitti a volte violenti, il corpo può diventare sperimentazione, gioco, progetto,materiale ed esecutore della pratica artistica femminile. Si fa mezzo della riflessione, a volte della provocazione, entrando nelle contraddizioni che abitano la differenza sessuale.



[1] Liberamente tratto da FEMMINILE PLURALE, Autori vari (Laura Boella, Vittorio Cigoli, Barbara Mapelli, Elena di Raddo, Daniele Perra e Fernando Rotondo), editore Tre Lune, maggio 2003

2 commenti:

  1. Ciao cara, trovato il tuo blog ... già il titolo mi piace!Dimmi che idee hai, possiamo parlarne. Sentiamoci su fb domani. Bacio! Raffaella Amoruso

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  2. Tutte le idee e il progetto sono inserite nel blog e nella mail collettiva, in cui ti inserisco...

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